18 Giugno 2025, di Barbara Weisz – PMI.it
Se un dipendente (pubblico o privato) cambia lavoro ma aveva in precedenza optato per l’incentivo in busta paga alternativo alla pensione anticipata con i requisiti Fornero o con la Quota 103 (Bonus Maroni / Giorgetti che dir si voglia), l’opzione resta comunque attiva e “si trasferisce” con il nuovo impiego: il nuovo datore di lavoro, dunque, applicherà automaticamente il bonus, versando con lo stipendio anche la quota di contributi IVS a cui il lavoratore aveva rinunciato, senza dover fare nuova domanda.
La precisazione è contenuta nella circolare INPS 102/2025, che dispone le regole attuative sulla misura, prorogata e modifica dalla Manovra 2025.
Incentivo alternativo alla pensione anticipata
Il comma 161 della legge 207/2024 (la Legge di Bilancio 2025) prevede la possibilità per chi ha maturato il diritto alla pensione anticipata (novità del 2025) oppure alla pensione flessibile (Quota 103) di rinunciare alla contribuzione IVS a carico del lavoratore (la quota normalmente trattenuta sullo stipendio lordo e desinata al montante per la pensione). In virtù di questa opzione, la somma corrispondente (in genere è pari al 9,19% dello stipendio lordo) viene versata direttamente in busta paga al lavoratore, ogni mese, con il vantaggio che dal 2025 è anche esentasse. Si tratta quindi di un incentivo a restare al lavoro dopo aver maturato determinati requisiti a pensione.
Il lavoratore verserà meno contributi per la futura pensione, destinandone una parte in busta paga, ma ha il vantaggio di avere uno stipendio più alto.
La domanda all’INPS
La domanda (che è comunque revocabile) si presenta all’INPS, che effettua le verifiche sui requisiti e poi invia l’esito di accoglimento al richiedente e al datore di lavoro, mediante il servizio “Comunicazione bidirezionale”. Da questo momento in poi, il datore di lavoro procede con gli adempimenti a proprio carico, quindi non effettua la trattenuta ed il versamento all’INPS della quota di contribuzione a carico del lavoratore nè all’eventuale recupero a conguaglio delle contribuzioni pensionistiche già versate.
Se il dipendente cambia lavoro
La scelta di avvalersi dell’incentivo ha effetto relativamente a tutti i rapporti di lavoro dipendente di cui sia titolare il lavoratore, sia quelli in essere alla data di esercizio della facoltà sia quelli instaurati successivamente a tale data. Di conseguenza, viene automaticamente applicata dall’INPS anche sul nuovo rapporto di lavoro. L’Istituto previdenziale invia una comunicazione al nuovo datore di lavoro mediante il servizio “Comunicazione bidirezionale“.
In caso di revoca (esercitabile una sola volta, così come l’opzione stessa di rinuncia ai contributi IVS in favore della corrispondente somma esentasse in busta paga), gli effetti decorrono dal primo giorno del mese di paga successivo alla data in cui è stata richiesta.